dissesto morale e sociale
E’ da tempo che ho l’impressione di essere in un girone dell’inferno dantesco e questa volta non mi sono potuto sottrarre dall’impegno di tornare a visitare questo nostro blog che riesce a mettermi sempre tanta tristezza. Insulti, idee sballate, confessioni e soprattutto i soliti provocatori che sembrano godere oltre misura di fronte a questo disastro sociale che sta investendo Falconara Marittima.
La delusione di noi ex-precari oppure quelli che hanno una ricetta, spesso in malafede, ovvero coloro che ti consigliano di cercare un altro lavoro magari perché il tuo vorrebbero fregartelo proprio loro.
Si perché la maggior parte di noi, ora disoccupati, aveva portato avanti con amore il “proprio” lavoro con impegno, a volte talento e sempre tanta instancabile disponibilità indipendentemente dall’amministrazione che ha comandato. Ed ora queste strutture in cui abbiamo dato sempre il meglio di noi stessi le vediamo addirittura chiuse ed anche se fossero aperte considerando chi è rimasto è come se fossero chiuse per sempre.
Questa amara considerazione non è velenosa credetemi, ho conosciuto molta gente in gamba fra quelli di ruolo in questi cinque anni ma qualcuno non lo digerisco, proprio per la mancanza di rispetto che ha per quel lavoro che a noi ci viene negato.
E sono alterni pure gli umori in questi giorni e se ieri ammetto di aver ascoltato con interesse ed ammirazione quel giullare di Dario Fo parlare di politica e società, come qui sembra non saper fare più nessuno, oggi ho provato un profondo dolore e vergogna nell’apprendere il dramma estremo di uno di noi che ha tentato di togliersi la vita proprio per disperazione anzi peggio per l’indifferenza altrui.
E’ inutile negarlo c’è una forte discriminazione per una parte di noi, la chiamano pubblicamente “igiene amministrativa” ma in definitiva in quelle che io definisco confidenze urlate davanti ad altre persone, con il sorriso sulle labbra si può anche dire “a quelli lì li voglio in mezzo ad una strada”.
Ecco una comunità deve sapere queste cose e gli amministratori ne devono prendere le distanze se non vogliono diventare complici di queste situazioni che ben conoscono e di cui, qualora ce ne fosse bisogno, ne daremo ampio risalto.
Ci sono ultraquarantenni che hanno delle enormi difficoltà nel rientrare nel mondo del lavoro ed intere famiglie senza reddito eppure sia l’amministrazione che qualche cooperativa sembrano dimenticarsi di tutto questo ogni volta che devono prendere una decisione e credetemi che a questo punto oltre al paventato dissesto economico se ne aggiunge uno ancora più grave quello del dissesto sociale e morale.
1 Comments:
Il Signor sindaco dice: "Venisse Dario Fo a fare il sincaco senza prendere soldi"...scontata e prevedibile affermazione. Penso che l'unico motivo per cui sia ancora qui è proprio questo. E rigurdo all'operato: un bimbo avrebbe fatto di meglio, se non altro in materia di umanità.-
12 gennaio, 2007 12:04
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