NESSUNA DENUNCIA PUO' ZITTIRCI!!!

mercoledì, febbraio 28, 2007

o ci sono altre scuse???

Una ciambella di salvataggio per il Comune arriva dalla Camera dei Deputati con l’approvazione del decreto “Milleproroghe” che annulla le sanzioni previste per gli enti che nel 2006 hanno violato il patto di stabilità.

Secondo l’Anci, l’associazione dei Comuni Italiani “la rimozione di questi vincoli era necessaria perché così si impediva agli enti di reclutare personale con qualunque tipo di contratto, creando fortissime difficoltà ai Comuni e rendendo, di fatto, estremamente difficoltoso lo svolgimento delle funzioni essenziali assegnate dall’ordinamento”.

Ora, appena si sarà ristabilito, chiediamo un pronunciamento ufficiale del vicesindaco, visto che lui fa parte del comitato d’intesa dell’Anci Marche, sulla nostra sorte.

Che fine faranno i 41 co.co.co. del Comune che attualmente sono a casa?

Che fine faranno i 14 partita iva del Comune che attualmente sono a casa?

Che fine faranno i 14 tempi determinati del Comune che attualmente sono a casa?

Che fine faranno i 15 cfl del Comune che attualmente sono stati prorogati per un anno solo dopo essersi rivolti ad un avvocato?

Che fine faranno i dipendenti della Together molti dei quali a casa, altri costretti a licenziarsi dal tempo indeterminato per passare ad un tempo determinato che scade il prossimo 31 marzo?

Che fine faranno i soci lavoratori delle coop molti dei quali a casa, altri ad orari da mezzo-part-time, altri ancora sotto ricatto per passare da contratti a tempo indeterminato a co.co.pro, mentre i loro dirigenti si regolano il compenso a loro piacimento?

lunedì, febbraio 26, 2007

Il Corriere Adriatico: "Il Comune denuncia il blog dei precari"

Abbiamo appreso dalla stampa di una querela da parte dell’amministrazione comunale, nei confronti del blog www.falcoprecari.blogspot.com.

Sorvolando sul giudizio di Leonardo Donati (Cisl) che nell’articolo criticava i contenuti del blog perdendo di vista il reale problema che è quello della disoccupazione, consideriamo questa azione, se confermata, una rappresaglia che confermerebbe, a dispetto di quanto dichiarato dai politici in campagna elettorale e in questi mesi, la volontà di questa amministrazione di cancellare col silenzio il problema precari, affliggendoci oltre al danno della perdita del lavoro, anche la beffa della censura.

Tutto ciò in antitesi, oltre che col fondamentale diritto alla libertà di pensiero, anche con gli intenti espressi al Tavolo dei Senza Lavoro che, se questa indiscrezione giornalistica dovesse essere confermata, si ritroverebbe zoppo in partenza.

Ci chiediamo infatti, cosa ne sarebbe del Tavolo stando questi i presupposti. Inoltre: che credibilità avrebbe una politica che da un lato ci incontra e dall’altro ci condanna? Che fine farebbero gli impegni presi assieme ai sindacati e alle associazioni datoriali durante la prima riunione del 16 febbraio? Che senso avrebbe conoscere i tempi e le modalità dell’apertura dello sportello del Centro per l’Impiego volto a costituire la banca dati dei precari comunali?

La nostra speranza, per il buon proseguimento della trattativa, è che si tratti di una notizia senza fondamento.

martedì, febbraio 20, 2007

Domani mattina, ore 10, riunione nella sede della cgil di via bixio
cercate di avvisare chi potete

venerdì, febbraio 16, 2007

UNA BANCA DATI PER I LAVORATORI DEL COMUNE

Sarà attivato presso il Comune uno sportello che farà incrociare domanda ed offerta tra i precari fino a dicembre legati all'Ente e le realtà produttive del territorio. E' il "parto" del tavolo di concertazione svoltosi stamattina tra amministratori, sindacati, associazioni di categoria e rappresentanti dei precari, al quale ha partecipato anche l'assessore provinciale al Lavoro Claudio Venanzi.

Lo sportello sarà attivato direttamente dal Centro per l'Impiego e per la Formazione della provincia di Ancona che invierà a Falconara un suo addetto per la raccolta dei curricula che andranno a comporre il soprannominato "pacchetto-Falconara". Il fine: l'individuazione delle professionalità, il reperimento di possibili ricollocazioni lavorative o lo studio di iniziative finalizzate alla riconversione dei lavoratori.

Dal canto loro, le associazioni di categoria (Assindustria, ConfArtigianato, ConfCommercio, ConfCooperative) attiveranno un campagna di ascolto presso i loro associati per capire quali figure professionali servono al momento e quali prospettive di sviluppo può avere questo tavolo dei "senza lavoro".

Un'iniziativa che, a nostro avviso, arriva in forte ritardo rispetto ai tempi (sarebbe stato più opportuno effetturarla ad ottobre/novembre) e che ci vede in fase di osservazione. L'auspicio è che, una volta partito il processo, con la possibilità di allargarlo anche ad altre associazioni non presenti all'incontro, questo vada verso un percorso lineare e celere.

Intanto tempi fulminei per l'apertura dello sportello falconarese del Centro per l'impiego che entro la prossima settimana deve essere già attivo. Agli imprenditori il compito di attivarsi fattivamente per ricercare tra le professionalità esistenti possibili sbocchi lavorativi e alla politica, infine, il compito di accorgersi finalmente della drammatica situazione nella quale ci hanno messi!

Vigileremo affinché questo Tavolo diventi un appuntamento ciclico di coordinamento e non l'ennesima trovata per gettarci fumo negli occhi.

mercoledì, febbraio 14, 2007

DIETRO LA "TRASPARENZA" IL TENTATIVO DI CANCELLARCI

In merito all’ipotesi di gare d’appalto per l’affidamento dei servizi attualmente in carico alle Cooperative Intervento, proposta dall’assessore Michela Paoletti con il sostegno del sindaco Riccardo Recanatini, esprimiamo tutta la nostra contrarietà ad un gesto che, dietro la bella facciata di “legalità e trasparenza”, nasconde l’ennesimo tassello dell’epurazione perpetrata dall’amministrazione a partire dal suo insediamento.

Il Comune ha il potere di conferire incarichi diretti. E questo già alla luce della legalità. Allora ci domandiamo: in una situazione del genere, con soli 92 soci lavoratori impiegati ad orari ridotti, tempi indeterminati fatti stare a casa in fiere forzate, tempi determinati a casa in attesa di un telefono che squilla, a cosa servono le gare di appalto se non a togliere ulteriori servizi, e quindi a ridurre ulteriormente il livello occupazionale per togliere gli appalti al Consorzio Intervento e darli ad altre cooperative?

Già abbiamo visto cosa è successo con le promesse di riassorbimento fatte ai lavoratori della comunità per minori Albatros. In questo caso, di 8 educatori, solo in 2 sono riusciti ad essere assunti nella struttura che ha accolto i minori. Grazie all’amministrazione? No di certo: i due trasferiti erano già da un anno in lista di attesa presso la nuova struttura. Il Comune, al di là dei proclami d’intenzione, non ha mosso un dito.

E il Visintini? Chiusa la Together, a 7 dipendenti è arrivato il contratto fino al 28 febbraio. In 5 con la Coss Marche, in 2 con il Santo Stefano. Un accordo tra la Together e le due coop aveva previsto lo stesso salario per i prorogati. Il Comune ha già fatto sapere di non avere i soldi per il Visintini con buona pace dei 27 anziani che si avvalgono dei servizi offerti dal centro diurno. Cosa succederà fra 15 giorni? I contratti scadranno e non saranno rinnovati? Oppure il Visintini troverà l’aiuto della Regione come auspicato dalla Giunta e i lavoratori manterranno il loro posto? E se così fosse, resterà invariato il salario o subirà un netto taglio?

Migliore sorte non tocca ai Precari diretti del Comune. I bandi-farsa escono col contagocce e su 84 dipendenti, solo 22 sono al lavoro. Di 18 bandi per co.co.co solo 10 hanno date certe. Di quelli svolti nessuno ha la graduatoria. Cinque sono i bandi svolti per i tempi determinati: solo una graduatoria è stata presa in considerazione.

In tutto questo marasma di idee perverse dobbiamo però riconoscere il merito all’assessore Marcelli Flori, spesso attaccato sulle pagine di questo blog, nei suoi commenti, di aver preso una posizione ferma contro il progetto Paoletti-Recanatini. Gliene diamo atto e speriamo sia il suo un gesto di distensione dopo mesi di aspre polemiche tra il suo partito e il nostro movimento.

venerdì, febbraio 09, 2007

CHIUDETE LA ESINO ENTRATE

E brava la Cisl! Un commento nel post scorso ci fa da palla che si prende al balzo per parlare dell’ennesima “prodezza” dei SINDACOlisti.

Dopo essersi completamente dimenticati dei Precari, dopo aver esercitato pressioni su alcuni loro tesserati a “dissociarsi” da nuove forme di protesta come avvenuto nell’ultimo consiglio comunale del 29 gennaio, eccoli correre in difesa di due dipendenti di ruolo comandati alla Esino Entrate.

Si legge nel commento: “Sembra impossibile ma la Cisl falconarese ha avuto il coraggio di chiedere la retribuzione da dirigente e la posizione organizzativa per due dipendenti del comune in comando presso la società Esino Entrate. Utilizzare risorse pubbliche per retribuire attività prestate presso società di diritto privato che godono di un agio scandaloso sottratto alle casse comunali è francamente inaccettabile. Mentre i precari del comune continuano a vivere una condizione di disperazione quel sindacato chiede soldi per privilegi insostenibili. Finora l'amministrazione si è opposta, speriamo che continui a resistere a simili scandalose richieste.”

L’anonimo commentatore la butta sul “fa bene il Comune a”. Libero di pensarlo. Noi lo ringraziamo per un altro motivo: aver evidenziato ancora una volta la mancanza di credibilità di un sindacato (si può ancora chiamare così?) e, al contempo, dato lo spunto per addentrarci all’interno della Esino Entrate.

Nel bilancio 2007 sono previsti per questa società misto pubblico-privato, ben 1.284.000 euro di aggio. Ovvero: io e te siamo in società, tu riscuoti le tasse che io dovrei incamerare ed io rinuncio ad una parte di esse per pagarti.

Chiediamo al presidente Maurizio Amagliani (e per evitare le solite canzonette del Falco Rosso eviteremo di dire che è il fratello di Marco, ops m’è sfuggito!!!) quanti precari ci si possono pagare con 1.284.000 euro?

Orientativamente tutti quelli che il comune aveva in carico prima del 31/12/2006. Insomma, l’ennesima “burla” della gestione Recanatini! Intanto i bandi-farsa non escono e il fatidico "primofebbraio", data comunicata ai dipendenti delle cooperative Intervento per la riattivazione di tutti i servizi, è diventato per magia "primoMARZO"!
Per quanto ci riguarda, non pensino i politicanti di turno di avere vita facile: saremo pronti ogni volta a evidenziare le loro misere contraddizioni, sempre presenti a rivendicare un sacrosanto diritto che ci è stato impunemente tolto!!!

mercoledì, febbraio 07, 2007

LA NOSTRA STORIA TRAVOLGE ROMA

Diritti uguali per tutti, livello salariale quantomeno parificato, sussidio di disoccupazione. Le rivendicazioni partono dai quadri generali della Nidil-Cgil riunitisi ieri a Roma con la presenza di una delegazione dei Precari di Falconara. Che il sindacato stia muovendo i primi passi lo si è capito alla perfezione. Obiettivo: vincere il fenomeno della precarietà in quella che lo stesso segretario generale Guglielmo Epifani ha definito “una sfida epocale”. Il tutto nel sentiero che deve portare alla stabilizzazione del Lavoro.

I FalcoPrecari hanno portato ancora una volta, dopo l’intervento del nobel Dario Fo e le uscite su La Repubblica e sul Manifesto, il caso-Falconara alla ribalta nazionale con la loro testimonianza davanti ai vertici del ramo Cgil che si occupa delle nuove identità lavorative. L’intervento di un delegato dei precari falconaresi, che ha parlato alla platea stracolma anche di lavoratori atipici provenienti da tutta Italia, ha destato sorpresa e sgomento nei presenti per l’assurdità della situazione venutasi a creare. Gruppi di precari da varie parti d’Italia, anche dopo l’intervento, hanno chiesto approfondimenti al rappresentante falcoprecario. Una buona occasione per stringere rapporti di collaborazione ed informazione con le altre realtà sparse per il paese. In tanti hanno chiesto di essere inseriti nella mailing list del blog per essere così costantemente informati sull’evolversi della querelle.

Durante la giornata, oltre 40 i relatori: operatori di call center, infermieri interinali, co.co.co., co.co.pro. tra proroghe infinite, false promesse di stabilizzazione per imbonire i lavoratori e tutte quella vasta gamma di situazioni che i precari italiani sono costretti a subire.

Insomma qualcosa si muove a livello nazionale in merito al precariato dove “il dramma non sta nel presente, ma nell’incertezza del futuro”. Epifani ha anche stigmatizzato il pensiero secondo il quale “tutto ruota attorno all’impresa, il lavoro è considerata una merce e il prezzo della competitività è pagato dai lavoratori, in particolare le fasce più deboli come giovani e donne”. E proprio ieri, sempre a Roma Cgil, Cisl e Uil hanno diramato un comunicato unitario dove si ribadisce la lotta unitaria contro il precariato.

Per quanto riguarda il settore pubblico, Carlo Podda, segretario generale del comparto, si è spinto oltre:

CREARE UN FONDO DI SOLIDARIETÀ, ATTINGENDO DALLA PRODUTTIVITÀ DEI DIPENDENTI PUBBLICI, PER STABILIZZARE I PRECARI,

VOTO DEI PRECARI NELLA COMPOSIZIONE DELLE RSU,

RAPPRESENTANZA SEPARATA PER I CO.CO.CO.

Podda lancia inoltre un monito alle Amministrazioni: “non credano, una volta che sarà tolto il blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, di passare per concorsi ed assumere nuove clientele. Questo non lo consentiremo e ci vorranno i caschi blu per convincerci del contrario”.

Un tavolo tutto in salita e di possibile scontro. Il sindacato è parso però consapevole dell’inevitabilità di giocare la partita alla luce anche di una Finanziaria che “ha portato segnali positivi di discontinuità – secondo Filomena Trizio, segretaria nazionale Nidil – e processi di cambiamento” e in vista dell’imminente tavolo di trattativa sul pubblico impiego dove il superamento del precariato “sarà obiettivo centrale”.