NESSUNA DENUNCIA PUO' ZITTIRCI!!!

mercoledì, gennaio 31, 2007

Prima cacciati dal lavoro, ora anche dal Consiglio Comunale


Sfogliando i giornali di questi giorni, emerge dell’imbarazzante consiglio comunale di lunedì 29 gennaio, tra le tre sospensioni, soprattutto la natura politica delle ultime due, dettate da fratture interne all’attuale maggioranza.

Noi Precari, in quanto partecipi attivi del primo stop ai lavori, ci soffermeremo proprio su questa anche perché non sufficientemente narrata da due testate (Resto del Carlino e Messaggero) e addirittura boicottata da una (Corriere Adriatico).

Una delegazione di rappresentanza ha dato vita ad un’iniziativa spontanea che ha voluto riportare le ormai tristemente famose sagome di cartone, all’interno dell’aula del consiglio per manifestare silenziosamente ma con la ferma volontà di non far mettere sotto silenzio il nostro problema.

Al nostro fianco, i ragazzi della Rete No-Pav Marche, anche loro per sensibilizzare la politica circa i rischi legati al progetto Quadrilatero. Non insieme, nulla di organizzato ma due foglie della stessa pianta che ha nella libera espressione delle idee la propria radice.

Il Consiglio Comunale è stato sospeso per il rifiuto di Precari e No-Pav di ammainare striscione e sagome. Un atto profondamente ingiusto e irrispettoso dei cittadini permesso grazie ad un’audace interpretazione in senso restrittivo del regolamento comunale il quale prevede un pubblico che “assiste in silenzio, mantenendo un contegno corretto e astenendosi da ogni segno di approvazione o di dissenso”.

Silenziosi, lo eravamo. “Contegno corretto”, idem. Il segno infine non era né “approvazione” né “dissenso”… era “ricordatevi di noi”. Ma forse il clima teso che si vive in Comune, non favorisce le larghe vedute: consiglio sospeso, Carabinieri e Polizia Municipale a sgomberare l’aula. Con le sagome non, come riportato dai giornali, portate fuori spontaneamente da noi ma prese in consegna e trasferite all’esterno dalle forze dell’ordine. Un atteggiamento di chiusura che lega male con gli sbandierati concetti di “democrazia partecipata”.

Intanto Recanatini parla ancora di trasparenza attraverso i celebri bandi. Il “le restanti date saranno comunicate entro il mese corrente [dicembre]” si sta rivelando l’ennesima presa per sfinimento visto che ad oggi, mancano ancora le date di numerose selezioni. Tra l’altro il Sindaco, interrogato da An, sulla trasparenza delle selezioni, ha dichiarato di “non essere a conoscenza del numero esatto dei contratti prorogati” dimenticando completamente la conferenza stampa di due settimane fa dove gioiva per il numero di 165 contratti.

DATO TRA L’ALTRO FALSO: CON ALTRI TRE CONTRATTI COOP RIATTIVATI LA SETTIMANA SCORSA, IL NUMERO DI LAVORATORI SALE A 114.

I DISOCCUPATI SONO 127.

Di qualcuno però, il Sindaco si è ricordato. Il Resto del Carlino scrive infatti che "sono state liquidate le indennità lorde mensili di segretario comunale (che è anche direttore generale e dirigenti: al primo va un'indennità di 7800 euro, ai dirigenti alla base di 2945 euro si aggiunge l'indennità di posizione che per 5 dirigenti è di 2000 euro, importo che per il vertice degli Affari generali sale a 3200 euro."

Una botta di conti e voilà eccovi sfornata, esente dalla "disastrosa situazione finanziaria dell'Ente", 38.670 EURO AL MESE PER I DIRIGENTI che per legge, NON SONO OBBLIGATORI.

mercoledì, gennaio 24, 2007

A FALCONARA SI AGGIRANO 130 NUOVI DISOCCUPATI

La nuova verità rivelata, anzi “sussurrata” come da dietro la grata di un confessionale, fissa il giorno del primo febbraio come data di nuovo inizio: quello dei servizi e, di conseguenza, del Lavoro.

Niente di ufficiale ovviamente, troppo imbarazzante sarebbe uno straccio di impegno scritto davanti ad una frettolosa e per nulla scontata retromarcia, e così il magico 01/02/07 viene fatto viaggiare di bocca in orecchio in sequenza infinita.

Tre numeri che, volendo prenderli per buoni, se da una lato specificano il quando (la data) dall’altro lasciano ombre su chi (coop? co.co.co? partite iva? indeterminati? e tra questi ultimi due, quelli diretti del Comune, quelli della Together o entrambi?), cosa (quali servizi?), come (tipologia di contratto) e quanto (stipendio).

Tre numeri che, nonostante le vaste perplessità, hanno però il pregio (ad esclusivo uso e consumo dei politici) di sedare gli animi, di ammansire la gente nella culla della speranza di nuove prospettive. Che è un po’ la storia che se fai il bravo vai in Paradiso.

Nel frattempo vale la pena di dare anche da questo pulpito un po’ di numeri: sul Messaggero di qualche giorno fa hanno riportato i dati dei lavoratori impiegati attualmente dalle cooperative.

Intervento Uno – 7 in servizio
Intervento Due – 34 in servizio
Intervento Tre – 30 in servizio
Intervento Quattro – 18 in servizio

Totale 89, mentre il Comune parlava di 136 lavoratori prorogati. La cifra si corregge per difetto in quanto parecchi tempi indeterminati fanno numero nei “graziati” mentre in realtà molti di loro sono in ferie forzate al termine delle quali scatta l’aspettativa. Il loro status diventa quello di assunti mentre invece non lavorano e non percepiscono lo stipendio. In pratica altri disoccupati. In più qualche delinquente sta consigliando loro di presentare le dimissioni. NON FATELO!!! Se siete voi a licenziarvi, rinunciate in automatico al sussidio di disoccupazione dell’Inps. ASPETTATE CHE SIA LA COOP A MANDARVI LA LETTERA DI LICENZIAMENTO, NERO SU BIANCO E PER GIUSTA CAUSA!!!

Per quanto riguarda il Comune invece, di 84 lavoratori, attualmente sono rimasti:

15 Cfl
4 assistenti sociali
3 assunti da privati

I restanti 67 sono in attesa delle date dei bandi e comunque, visto che il Comune ha già fatto sapere di aver bisogno al massimo di 42 persone, significa che restano in ballo (casse permettendo) solo altri 20 posti.

Insomma, attualmente per Falconara si aggirano 130 NUOVI DISOCCUPATI. E tutto ciò mentre il Comune continua ad assumere esterni di proprio gradimento: i cugini del Sindaco, dirigenti che passano a dipendenti di ruolo, esterni dalla mobilità. In attesa dei bandi-farsa e del fatidico primo febbraio data che, se disattesa, farà da spartiacque tra l’atteggiamento morbido adottato finora nella lotta e l’adozione di misure meno politically correct, torte in faccia e lanci di uova, compresi.

martedì, gennaio 23, 2007

PER I DIRITTI DEI LAVORATORI

La vicenda falconarese di noi Precari, impone alcune riflessioni di carattere generale sullo stato del mondo del lavoro, sull’attività dei sindacati, sui diritti che ogni lavoratore dovrebbe avere.

Intanto chiariamo subito, visto che le solite comari ce l’hanno sottolineato (tra i sostenitori del Piccione Riccardino e dell’assessore Ridicolini c’è chi ci invita a nominarci Disoccupati) che perseveriamo nel nominarci Precari, non tanto per vezzo o abitudine, quanto perché lavoratori e lavoratrici che rivendicano un posto ampiamente guadagnato sul campo che è stato loro tolto sotto lo spettro del dissesto economico al solo fine di destinarlo ad altri. In faccia ai bandi che della Trasparenza urlata dentro tutti gli androni condominiali durante la campagna elettorale hanno solo l’invisibilità e la mancanza di contorni certi.

Le armi a nostra disposizione, secondo l’attuale giurisprudenza, sono nulle. L’unica strada che potrebbe intentare un precario è una causa civile, con relativo pagamento delle spese, per dimostrare che a tutti gli effetti il lavoro che svolgeva era quello di un dipendente pubblico: il Giudice del Lavoro obbligherebbe il Comune a versare i contributi per intero e, dopo decenni e se non ci sono intoppi, a versare Tfr, ferie e permessi non goduti. Per il resto niente. Nel caso dei 41 co.co.co a spasso, non c’è nemmeno la possibilità di richiedere il sussidio di disoccupazione. Stesso discorso, anche peggio se possibile, per i 14 a partita Iva, obbligati ad aprire una posizione pur di lavorare, considerati dal Piccione come liberi professionisti (al pari di avvocati e commercialisti) e a dicembre costretti a versare l’imposta anche senza che il Comune avesse onorato le fatture.

In tutta questa situazione i sindacati, quelli che nei decenni passati avevano lottato e non poco nelle piazze per far arrivare ai lavoratori quei diritti che oggi sono dati acquisiti, nicchiano. Troppo presi a consolidare i loro rapporti con la politica, i sindacalisti di oggi inscenano di tanto in tanto squallidi teatrini di trattativa su leggi già a disposizione.

Noi Precari siamo al di fuori della legge. Non abbiamo rappresentanza. Non abbiamo potere contrattuale. Non abbiamo qualcuno che presenti seriamente le nostre istanze. Non abbiamo, infine e dato più importante, coscienza di classe. Di 241 Precari, si può parlare tranquillamente, salvo rare eccezioni, di 241 individualità e proprio per questa frammentazione, facilmente attaccabili, ricattabili, soggetti singolarmente a promesse illusorie. Un fronte compatto di 241 uomini e donne, pronti a rivendicare a gran voce quei diritti che spettano a tutti i lavoratori, porterebbe chiunque alla resa, figuriamoci il meschino Piccione che si è annidato al Castello. Per 241 cani sciolti, invece, basta un accalappiacani.

Il Sindacato però, che in questo momento si crogiola sulle vittorie antiche, non ha fatto i conti con la Storia. E’ proprio sui Precari di oggi che il Sindacato deve investire per riuscire a sopravvivere nel futuro. Ci sono interi settori lavorativi dove già oggi, il numero dei lavoratori precari ha superato quello dei dipendenti “normali” ed il dato è in costante aumento, anno per anno. Chi rappresenteranno domani, se non il ricordo di loro stessi, quando i dipendenti di oggi saranno pensionati ed il lavoro sarà svolto interamente da personale precario?
Nel caso Falconara, bene allora alla Cgil destata dal torpore e combattiva e appello ai sindacalisti, quelli veri, della Cisl per fare le pulizie di primavera in casa propria, lasciando alla porta i collusi e i remissivi. A TUTTI AI SINDACALISTI, diciamo: abbiano il fegato di coinvolgere, pena il marchio in pubblica piazza di INFAME, i dipendenti di ruolo, per creare con noi un'unica massa in stato d’agitazione e di raccogliere la sfida che si presenta per i lavoratori di oggi e di domani. Ci sono SINDACALISTI? Se la risposta è negativa, i Piccioni e i Ridicolini hanno già vinto. E il Sindacato già morto.

sabato, gennaio 20, 2007

SIATE PRESENTI

LUNEDI' 22 GENNAIO ALLE 18,30
PRESSO LA SEDE DELLA IAL-CISL
ASSEMBLEA CON TUTTI I LAVORATORI
CI SARANNO CGIL E CISL
AVVISATE QUANTI PIU' PRECARI POTETE E PARTECIPATE
E' NECESSARIO ORA PIU' CHE MAI RESISTERE E NON DISPERDERCI

una cittadina strana...

il "corriere adriatico" di oggi è una miniera inesauribile:
Grifa sul CAM:
“E’ vero, la situazione è pesante, ma quello che mi sta maggiormente a cuore adesso è risolvere, in pieno accordo con l’amministrazione comunale, i problemi reali del Cam, preservando le professionalità dei dipendenti e salvaguardando i livelli occupazionali, perché l’azienda è composta di persone e di famiglie alle quali bisogna dare certezze”
... e invece i precari sono figli di..., che vadano a c...., raccomandati e incapaci!

Foza Italia:
“Presentatosi con un programma – commentano i consiglieri comunali azzurri e gli uomini del direttivo cittadino – una volta eletto, questo centrosinistra è stato capace di stravolgere tutte le promesse, sbandierando una situazione finanziaria della quale, il Sindaco per primo, ex revisore dei conti della precedente amministrazione, non poteva ignorare la gravità"
della serie: il mondo alla rovescia!... ma possibile che devo dare ragione a FI?!?

venerdì, gennaio 19, 2007

un pò di umorismo !!!

BREVE STORIA A FUMETTI LIBERAMENTE TRATTA DAL CALENDARIO
DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE ANNO 2006
DISEGNATO DA ROBERTO MANGOSI


MARZO - IL RISVEGLIO DELLA . . . . . . . . . .






APRILE - PESCE GROSSO MANGIA PESCE PICCOLO





GIUGNO - IL PRECARIO PRECARIATO, (notare la falce)




DICEMBRE - NO COMMENT !







oggi ho ricevuto la telefonata di un cittadino falconarese che mi ha pregato di far sapere a tutti che ci ammira per ciò che abbiamo fatto finora e che ci offre tutto il suo sostegno per ciò che ancora faremo!!!!!

SIAMO ANONIMI PERCHE’ LA LOTTA DEVE CONTINUARE

E’ in atto da parte di alcuni frequentatori di questo blog con (i “falcoprecario”) o senza password (gli “anonimo”) un tentativo di delegittimare questo spazio di resistenza ad un disegno più ampio che l’amministrazione sta portando avanti con la compiacenza della Cisl.

Questi signori puntano il dito contro l’ANONIMATO e la CENSURA, unici due punti sui quali, poveri, indirizzano i loro attacchi per screditare i Precari, per farsi belli e paladini degli oppressi, per offuscare in sostanza la realtà dei fatti che vede noi lottare coi denti e loro giustificare le proprie posizioni. A questa operazione si stanno prestando anche alcuni ex-precari “ripescati” e questa trasforma la felicità di chi sta fuori per un collega che “ce l’ha fatta” in ulteriore rabbia.

Chiariamo qualche punto: l’ANONIMATO è rimasta gioco forza la nostra unica tutela. Noi, abbandonati a noi stessi nel silenzio generale che amministrazione e Cisl volevano produrre, siamo ANONIMI perché movimento da nessuna legge tutelato, da nessuno protetto. E allora eccoci, Pasquini Telematici, a dire le cose come stanno realmente mentre altri si affanno a correre dietro agli attacchi, senza però rispondere alle domande, legittime, che vengono formulate.

Anche sulla CENSURA, sveliamo l’arcano: abbiamo visto come gli imboscati e i collaboratori abbiano preso d’assalto questo spazio, come lo abbiano usato a piacimento per spostare consensi, come una certa stampa abbia attinto a piene mani al solo scopo di screditarci e di metterci in ridicolo, di farci apparire divisi ed attaccati dai cittadini.

La realtà è un’altra ed è fatta di Precari di altre città che ci ammirano, che chiedono di noi, che vogliono incontraci per iniziare una lotta comune. I fatti parlano di un problema che è arrivato sulle pagine nazionali grazie anche a questo blog.

Oggi noi chiediamo a coloro che si dissociano, a coloro che “non si sentono rappresentati da questo blog”, di farsi da parte, volendo fornire nome e cognome, perché no, anche codice fiscale: visto che voi un “protettore” l’avete già trovato a che vi serve l’anonimato?

La nostra lotta continua e non ha bisogno di chi rema contro. Per questo CENSURA a quanti scrivono commenti ad hoc contro il movimento: andate a scrivere sulle pagine del Corriere Adriatico e sul blog di Paolinelli, quello è il vostro mondo.

Al sindacalino invece rispondiamo che la nostra “buona educazione” è terminata il 31/12, insieme ai nostri contratti. E mentre i soliti noti giocano alle buone maniere, ai dissociamenti e agli attestati di stima, questi "nostri" politici anziché riassorbire un precario hanno assunto per 2 ore alla settimana un esterno preso dalla mobilità. Senza bando, naturalmente!

Il Bello del Blog

Ieri era apparso sul nostro blog un post assolutamente inoffensivo che è stato, non si sa per quale motivo, cancellato da qualcuno di noi. Scorrendo ho notato che lo stesso è successo altre volte. Non vi erano accuse gratuite né parolacce.
Più o meno faceva così:
Chi scrive post parlando al plurale finisce per fare credere a chi legge di parlare per tutti noi. Diffido di chi utilizza il blog in questo modo. Ogni falcoprecario è tale perché ha una password ed ha la tacita fiducia degli altri, può scrivere quello che vuole ma, nel blog:
1) non si dovrebbero fare nomi
2) non si dovrebbe insultare
3) si dovrebbe parlare per sé stessi.

Lo spirito del sito nel quale scriviamo è quello di raccogliere tutte le posizioni di noi precari o ex.
Il lettore farà la sua sintesi. Secondo me la censura è controproducente.

giovedì, gennaio 18, 2007

Cisl tra Falconara e Ancona, due pesi e due misure

Le dichiarazioni apparse oggi su Corriere Adriatico e Resto del Carlino circa la posizione della Cisl di Ancona sulla situazione falconarese ci impongono di correggere il tiro rispetto al precedente post dal titolo “Cisl: qualcuno si è perso per strada...”.

Le dichiarazioni di Stefano Mastrovincenzo (“è opportuno tagliare le consulenze e privilegiare le professionalità interne”) riferite al Comune di Ancona potevano servire anche qui a Falconara dove si assumono esterni per mandare via ex interni. Sulle prime avevamo auspicato una possibile svolta nell’atteggiamento del sindacato, fin qui stampella compiacente dell’Amministrazione.

Ahinoi, oltre a cadere nell’indifferenza, oggi leggiamo sul giornale che i discorsi anconetani, qui a Falconara parlano un’altra lingua. Scrive la segreteria provinciale della Cisl di essere felice dell’equilibrio di bilancio che scongiura il dissesto, chiede di alleviare l’impatto sui cittadini ecc… E i precari? Ci arriviamo: si chiederà al sindaco “l’attivazione di un tavolo con le associazioni imprenditoriali e le istituzioni del territorio per sollecitare, a fronte di una adeguata banca dati dei lavoratori precari, l’individuazione di ogni possibile soluzione occupazionale”.

Che tradotto significa: andate a lavorare da un’altra parte che qui dobbiamo mettere dentro la nostra gente!!!

Ed è già di per se grave. Poi quando in questo blog arriva anche il sindacalino di turno che vuole confidare a titolo personale “il grande imbarazzo di fronte a questa vicenda dove tutte le strade sembrano impraticabili”, la Cisl assume la connotazione di una compagnia d’avanspettacolo.

Dice il sindacalino e rispondiamo a tutto:

“non bisogna far cadere la questione nel silenzio”
La Cisl nel primo incontro del 2007 con i tuoi colleghi ha completamente dimenticato di menzionare il nostro problema. La sbornia di San Silvestro si faceva ancora sentire? Comunque nel silenzio la questione non cadrà perché noi, al contrario del tuo sindacato, saremo sempre qui a battere sulla grancassa.

“Dario Fo avrebbe potuto dire cose meno banali”
Dario Fo ha detto cose. Punto. Voi siete stati in silenzio e quindi complici omertosi del dissesto sociale di un’intera comunità.

“ricordare sempre che abbiamo bisogno dei fatidici 42 lavoratori o giù di li..)e mantenere in vita le graduatorie che sono sorte o sorgeranno dalla selezioni”
Ma che sindacalista sei? Che significa “42 o giù di lì” non conosci nemmeno i numeri? E ad ogni modo è indecente la maniera, non ci stancheremo mai di ripeterlo, con la quale sono entrati dirigenti e dipendenti ex-novo mentre noi venivamo tagliati fuori sotto il miraggio delle graduatorie che faremo, ben inteso, ma che sono e restano una farsa.

“promuovere comunque un tavolo con tutte le aziende del territorio, perchè se l'ente comune non riesce a risolvere il problema dei precari almeno bisogna offrire, come si fa nelle normali ristrutturazioni aziendali, delle opportunità di lavoro e il territorio deve tentare di farsene carico”
E ridaje. Questa probabilmente l’hai copiata dal tuo collega Leonardo Donati (già Solidarietà Popolare con Oreficini sindaco) che parla la stessa lingua del “sinistro” diesse Claudio Paolinelli che questa offerta “scaricabarile” l’aveva già avanzata la settimana scorsa sul suo blog. Quindi sei in ritardo, su tutto.

mercoledì, gennaio 17, 2007

articolo de IL MANIFESTO di mercoledì 17 gennaio



Il tg3marche, repubblica ed ora il manifesto amplificano l’interesse dei media nei confronti della nostra triste condizione come ormai da tempo fanno Resto del Carlino, Messaggero e, purtroppo con meno costanza, il Corriere Adriatico.

Un ringraziamento da parte dei Precari di Falconara a tutta la stampa libera che non si assoggetta ai veti del politicante di turno.

e oggi anche su "il manifesto"

bell'articolo su "il manifesto" di oggi. è chiaro che, se sensibilizzata, la stampa raccoglie l'informazione e dà il giusto risalto all'anomalia falconarese.
appena possibile lo metteremo on-line.

martedì, gennaio 16, 2007

c'è Rifondazione e...Rifondazione!



Grazie ai compagni di Rifondazione Comunista di Ancona (di cui abbiamo pubblicato il testo del comunicato) per la loro solidarietà e soprattutto per il loro incoraggiante e sincero appoggio politico.
Stavamo notando con preoccupazione questi dieci chilometri che separano Falconara da Ancona sembrano diventati enormi negli atteggiamenti che partiti e sindacati stanno adottando nei nostri confronti.
Infine diamo trasparenza all’informazione e qui In allegato mettiamo il link con l’articolo delle accuse che Marco Amagliani ci ha rivolto, facendo notare che tanto per non smentirsi attacca e si inventa improbabili nemici piuttosto che risponderci. A voi comunque il giudizio sulla vicenda.
Nell’altro link l’articolo del Messaggero che si è occupato della vicenda mentre non ci è possibile mostrarvi quello uscito con grossa evidenza sul Resto del Carlino in quanto il servizio online del giornale è a pagamento. Se riuscite a scannerizzarlo invateci una copia, grazie!

vedi l'articolo di

Cisl: qualcuno si è perso per strada...

In un articolo pubblicato in bell'evidenza sul Corriere Adriatico di lunedì 15 gennaio, Stefano Mastrovincenzo, segretario provinciale della Cisl, nonché fratello di Antonio, assessore ai Servizi Sociali qui a Falconara, mette in guardia il comune dorico sulle spese da razionalizzare.

Dice: “è opportuno tagliare le consulenze e privilegiare le professionalità interne”. Discorso che non fa una piega ma che deve essere sfuggito ai colleghi sindacalisti della Cisl di Falconara.

Chi di loro ha preso posizione nei confronti di un'amministrazione che, a fronte di indiscutibili tagli al personale precario anziché "privilegiare le professionalità interne" ha arruolato 5 nuovi dirigenti più un extra pagato direttore generale? E che dire del percorso contromano rispetto a quanto prospettato da Mastrovincenzo, della Ghiandoni da dirigente è passata a dipendente di ruolo? Un segnale imbarazzate al quale è seguito un silenzio ancor più imbarazzante.

Altra domanda: era opportuno l'arrivo di due esterni ex-novo (di cui poco importa il grado di parentela con chiunque) per la segreteria del sindaco? Ci si chiede se è possibile che fra tutti i 190 dipendenti di ruolo e fra tutti i 240 precari da recuperare, non ci fossero neanche due persone di fiducia con le stesse caratteristiche professionali.

E la Cisl a Falconara cosa fa? Continua a mettere in secondo piano il problema precari, antemponendolo con trattative per l'aumento dei buoni pasto, la flessibilità e la produttività dei dipendenti di ruolo!

Chiediamo al sindacalista Mastrovincenzo, che le questioni falconaresi conosce bene, visto che ci abita, di prendere posizione su queste stridenti contraddizioni.

Soprattuto su quest'ultima. Nel finale dell'articolo del Corriere Adriatico chiede a Sturani che "le scelte dell’Esecutivo “non siano blindate”. Il sindacato, che rappresenta interessi sociali diffusi, rivendica voce in capitolo e un posto al tavolo della concertazione. “La giunta decida, poi la aspettiamo per un confronto vero”.

Ecco la domanda: come mai l'atteggiamento della Cisl in appena 10 chilometri, varia così profondamente? Che si sia perso per strada?

leggi l'articolo sul Corriere Adriatico

lunedì, gennaio 15, 2007

Ecco l'articolo su Repubblica di domenica 14 gennaio

domenica, gennaio 14, 2007

oggi abbiamo appreso che c'è lavoro quasi per tutti!

Considerando che sono un ex precario, ora disoccupato e quindi senza nessun sostegno economico anzi con un rilevante credito non riscosso dallo scorso anno, in attesa del bando di concorso, vedrò di impegnarmi un pò di più per questo blog. Un blog che ho l’impressione sia nel mirino di provocatori che vogliono screditarlo per renderlo inaffidabile, non riesco a vedere altre ragioni.
Quello che oggi riesco a leggere dalla stampa locale è un evidente risentimento per questo nostro unico mezzo di informazione che diffonderebbe solo notizie “per accrescere l’astio e creare rancori” ed in effetti è vero. Ci sono dei commenti molto discutibili e di cui stiamo provvedendo all’eliminazione ma è da tempo che, e non sono il solo a crederlo, avvertiamo che c’è chi vuole provocare confusione con inserimenti di commenti inopportuni, inviterei quindi tutti quanti alla calma.
Proprio sull’intervento di Dario Fo, il re dei giullari provocatori, dovremmo non dividerci ma incontrarci, magari attraverso la proiezione integrale di essa, in un’assemblea aperta alla cittadinanza in cui si potrebbero finalmente superare queste barriere d’incomunicabilità. Sono convinto che possa essere un ulteriore salto di qualità di quella democrazia partecipata che Massimo Marcelli Flori sta portando seriamente avanti ed un recupero della cultura della parola e delle idee che Emanuele Lodolini approverà senz’altro.
Oggi abbiamo appreso che c’è lavoro quasi per tutti ed a nome di tutti posso dire: bravi, ben fatto! E a lei caro Sindaco spetta il difficile compito di controllare che in questa fase non ci siano “certe” forme di discriminazioni e vendette sotterranee per alcuni di noi e soprattutto che i “furbi” che vogliono entrare screditando il prossimo siano lasciati fuori dalla porta.

A proposito di rifondazione II

Gli estremi comunisti, gli estremi idealisti che lottano per il popolo non pensando nemmeno a loro stessi, continuano a sbagliare interventi: utilizzano sempre le uniche grosse parolone che per caso hanno sentito dire e le adattano alle situazioni. Qualunquismo, populismo...ma prendetevi un bel vocabolario e cominciate a studiare. La quasi unica anomalia italiana doveva toccare proprio a noi?Non esistete più, purtroppo.Aprite gli occhi.

sabato, gennaio 13, 2007

in risposta a Rifondazione Comunista

Prima di tutto, vogliamo chiarirvi le idee: Dario Fo è stato ben informato da chi il problema lo vive sulla propria pelle, non da chi il problema ha creato ad arte per far passare, sotto le mentite spoglie di un risanamento, una sfacciata epurazione. Altro che “totale mancanza delle benché minime informazioni”.

Provate a spiegare alla gente, voi che vi autoinvestite di mistica purezza, come mai i “vostri” precari entrano a dispetto dei santi, senza quelle selezioni che tanto reclamate per noi!!! Con quale trasparenza i vostri tesserati sono entrati a Interporto o in Regione?

Come già detto a Piunti, così facciamo con voi: la nostra situazione e quella dei cittadini, arrivati a questo punto, non peggiorerebbe con un Commissario. Le nostre tasche sono già vuote e questo grazie anche al vostro rabbioso contributo. Voi, quelli che hanno esordito nella legislatura parlando di “igiene amministrativa” di “annullamento di tutti i contratti in essere”, sareste coloro che vogliono difendere “i più deboli e proprio quei precari che tutti vogliamo difendere, e noi Comunisti più di altri”?

Purtroppo non fate nemmeno più ridere

Curioso poi come la rinuncia ad un’indennità, una provocazione per Fo, un atto simbolico che certo non risanerebbe il bilancio ma che per un politico significherebbe avvicinarsi alla gente, sia finito sotto la lente d’ingrandimento di voi, di Grifa e di Recanatini.

Concludiamo dando anche a voi appuntamento alle provinciali e domandandoci, visto l’aria di sufficienza che esalava dal vostro comunicato, quale personaggio potrebbe essere in grado di innescare un per voi salutare esame di coscienza. Dobbiamo intervistare Bertinotti? Oppure il clan degli Amagliani si sente superiore anche a lui?

leggi il comunicato di Rifondazione

venerdì, gennaio 12, 2007

Accordi

Per una serie di circostanze, purtroppo anche troppo drammatiche, siamo al centro di un grande dibattito. è il nostro momento:dobbiamo agire, tirare fuori tutto e non lasciarlo scivolare via inosservato.QUESTO, ALLA NOSTRA COLLEGA, GLIELO DOBBIAMO.Incontriamoci.

dissesto morale e sociale

E’ da tempo che ho l’impressione di essere in un girone dell’inferno dantesco e questa volta non mi sono potuto sottrarre dall’impegno di tornare a visitare questo nostro blog che riesce a mettermi sempre tanta tristezza. Insulti, idee sballate, confessioni e soprattutto i soliti provocatori che sembrano godere oltre misura di fronte a questo disastro sociale che sta investendo Falconara Marittima.
La delusione di noi ex-precari oppure quelli che hanno una ricetta, spesso in malafede, ovvero coloro che ti consigliano di cercare un altro lavoro magari perché il tuo vorrebbero fregartelo proprio loro.
Si perché la maggior parte di noi, ora disoccupati, aveva portato avanti con amore il “proprio” lavoro con impegno, a volte talento e sempre tanta instancabile disponibilità indipendentemente dall’amministrazione che ha comandato. Ed ora queste strutture in cui abbiamo dato sempre il meglio di noi stessi le vediamo addirittura chiuse ed anche se fossero aperte considerando chi è rimasto è come se fossero chiuse per sempre.
Questa amara considerazione non è velenosa credetemi, ho conosciuto molta gente in gamba fra quelli di ruolo in questi cinque anni ma qualcuno non lo digerisco, proprio per la mancanza di rispetto che ha per quel lavoro che a noi ci viene negato.
E sono alterni pure gli umori in questi giorni e se ieri ammetto di aver ascoltato con interesse ed ammirazione quel giullare di Dario Fo parlare di politica e società, come qui sembra non saper fare più nessuno, oggi ho provato un profondo dolore e vergogna nell’apprendere il dramma estremo di uno di noi che ha tentato di togliersi la vita proprio per disperazione anzi peggio per l’indifferenza altrui.
E’ inutile negarlo c’è una forte discriminazione per una parte di noi, la chiamano pubblicamente “igiene amministrativa” ma in definitiva in quelle che io definisco confidenze urlate davanti ad altre persone, con il sorriso sulle labbra si può anche dire “a quelli lì li voglio in mezzo ad una strada”.
Ecco una comunità deve sapere queste cose e gli amministratori ne devono prendere le distanze se non vogliono diventare complici di queste situazioni che ben conoscono e di cui, qualora ce ne fosse bisogno, ne daremo ampio risalto.
Ci sono ultraquarantenni che hanno delle enormi difficoltà nel rientrare nel mondo del lavoro ed intere famiglie senza reddito eppure sia l’amministrazione che qualche cooperativa sembrano dimenticarsi di tutto questo ogni volta che devono prendere una decisione e credetemi che a questo punto oltre al paventato dissesto economico se ne aggiunge uno ancora più grave quello del dissesto sociale e morale.

giovedì, gennaio 11, 2007

PRECARIA TENTA IL SUICIDIO

Martedì sera una nostra collega ha tentato il suicidio... non è uno scherzo, è accaduto veramente. Comprederete bene che dobbiamo rendere nota la cosa, pur tutelando la privacy della nostra collega e non rivelando le sue generalità.

Lei ora sta bene ed è già a casa, abbastanza provata da questo dramma che si va ad aggiungere a questa assurda situazione che ci vede tutti quanti accomunati. Licenziamenti di massa nel silenzio generale. Politici, sindacalisti collusi e cittadini disattenti: un muro di gomma che è complice dell'attuale amministrazione.

Sul Resto del Carlino di oggi c'è scritto che la Cisl si è "risentita" contro la Cgil per aver ospitato la conferenza stampa di Dario Fo. Decida la Cisl se vuole continuare a fare da stampella a questa politica... la Cgil, non esente da colpe per ritardato intervento, sottovalutazione della pericolosità di questa gente, perlomeno sta dimostrando un ravvedimento.

Nel frattempo il sindaco, che durante la kermesse di bontà natalizie ci ha fatto sapere di esserci vicino, ha messo al sicuro i suoi cuginetti e i dirigenti che stanno passando dipendenti di ruolo.

il proverbio del giorno

CHI SEMINA VENTO RACCOGLIE TEMPESTA
(qui ventum seminabunt et turbinem metent)
il proverbio è attribuito al profeta ebraico Osea (cap. VII v.7 del suo libro) e con esso si vuole ricordare a chi si comporta male che potrebbe ricevere un danno peggiore di quello arrecato.

il mistero dei post scomparsi

Come al solito è necessario rimettere un po’ d’ordine nel discorso complessivo. Cerco di farlo senza pretesa di esaustività né di esattezza, esprimo solo un mio punto di vista.
Mi assumo la responsabilità di aver tolto un post e un commento. Per un fatto molto semplice, che voglio condividere: sono state minacciate querele. Di fronte a una possibile azione che avrebbe potuto ledere la nostra immagine pubblica ho preferito agire così. L’ho fatto senza chiedere nulla a nessuno. L’ho fatto perché ritenevo che fosse la cosa migliore da fare per tutti.
Mi sono assunto una responsabilità. Come ho fatto molte altre volte negli ultimi mesi quando – assieme a un manipolo di battaglieri ex-precari – abbiamo realizzato questo blog, abbiamo indetto assemblee, abbiamo tirato per la giacchetta i sindacati, siamo andati a parlare con i politici, abbiamo rilasciato interviste con i nomi e cognomi, abbiamo organizzato manifestazioni, fino all’ultima iniziativa di ieri, sensibilizzando un premio Nobel affinché potesse intervenire su una situazione specifica ma anche estremamente diffusa e “globale”.
Non che non apprezzi la satira, chi mi conosce meglio lo sa. Non apprezzo però l’odio personalistico. Non lo apprezzo quando proviene da alcuni membri di questa Amministrazione (e l’ho detto più volte anche su questo blog) e che personalmente ritengo sia la principale causa dell’operazione di “igiene amministrativa”, né lo apprezzo quando proviene da parti vicine alle nostre rivolte contro gli “avversari”, né tantomeno apprezzo gli attacchi contro le persone che appartengono al nostro stesso gruppo (se a qualcuno è stato prolungato il contratto non prendiamocela con loro, ma con chi lo ha fatto, richiedendo allora che vengano messe in discussione le selezioni!). Il tutto diventa ancora più detestabile se l’odio viene condito con l’offesa più o meno greve.
Ripeto: apprezzo e condivido un atteggiamento ironico, ma quando si giunge all’offesa è necessario che chi produce la comunicazione sia anche responsabile di ciò che fa e quindi lo faccia mettendoci il nome e la faccia. Sua propria e non nascondendosi dietro l’operato di tutti.
Diversa questione è la critica, anche severa, anche sferzante, anche durissima, sull’operato politico di questa Amministrazione. Dario Fo l’ha detto bene ieri: non si può defenestrare a cuor leggero centinaia di persone prive di alcun ammortizzatore sociale; non si può ritenere superflua tutta la dimensione “immateriale” della crescita di una città (cultura, politiche giovanili, turismo, scuola, anziani ecc.) perché tale dimensione sorregge la città del futuro garantendogli prosperità intellettuale ed anche economica (non dimentichiamoci l’indotto economico prodotto delle cosiddette attività superflue).
Inoltre: non si possono prendere in giro le persone troppo a lungo. Non solo è politicamente scorretto ma è altamente immorale. Ritenere superfluo un gruppo di persone che per anni ha lavorato per la Città – adducendo motivazioni economiche e azzardando ipotesi clientelari – e poi progressivamente vederli sostituire con persone diverse vicine (per appartenenza o per discendenza) all’attuale Governo, acquisite esattamente nello stesso modo, ovvero per “chiamata”, produce legittimamente una rabbia crescente nel veder calpestata la propria dignità.
Quindi, ognuno è libero di postare ciò che vuole, ricordo che le password di accesso sono a disposizione di tutti i precari e neo-disoccupati del Comune di Falconara in quanto è stata diffusa nella prima assemblea; ricordo inoltre che il commento è libero, quindi ognuno può lasciare un commento anonimo. Chiedo però a ciascuno di creare documenti che siano realmente utili alla causa di tutti. Ovviamente potete tranquillamente ignorare tutto ciò e io avrei perso solo tempo, pazienza!
Mi scuso per aver rubato spazio, ma una precisazione la ritenevo dovuta. Spero che questo post venga rapidamente messo in secondo piano da messaggi molto più interessanti.
marco

mercoledì, gennaio 10, 2007

DARIO FO AL FIANCO DEI PRECARI DI FALCONARA

Il premio Nobel Dario Fo ha rilasciato un’intervista alla stampa in merito alla situazione precari a Falconara. Lo scrittore-attore-regista dalla sua casa di Milano, davanti alle telecamere Rai, ha illustrato la storia della città, il suo legame con la Raffineria “che ha portato produttività, ma un forte impatto ambientale”, il passaggio alle ultime elezioni comunali da un governo di centrosinistra ad un altro di centrosinistra “che però ha bloccato tutto perché non ci sono i fondi ed ora tocca ai precari, il capro espiatorio della situazione. Si tratta di una concezione verticale ma non si può operare a livello ragionieristico per far portare i conti se poi la città è disastrata. Falconara è lo specchio di una nazione e queste situazioni vanno gridate perché non vanno a colpire le statistiche ma le persone e le famiglie”. Una mezz’ora d’intervista che ha preceduto il collegamento telefonico, effettuato dalla sede della Cgil di Falconara Marittima, che ha messo gratuitamente i propri locali a disposizione dei precari, con i giornalisti della stampa locale. Questo il botta e risposta emerso:

Giornalisti: I lavoratori precari, sin dall’inizio della vertenza con il Comune, hanno espresso forti critiche nei confronti di Rifondazione Comunista, che attraverso un suo amministratore ha sin dalla prime battute ribadito la necessità di interrompere tutti i rapporti di lavoro in essere, perché giudicati frutto di clientelismo. In pratica è stato posto un veto su tutti i precari assunti nel corso della precedente legislatura, non le sembra un controsenso rispetto alla linea tenuta da Rifondazione a livello nazionale?

Dario Fo: Qui non c’è una connotazione politica, esiste un unico partito grigio. Sono poco democratici e verticalisti massimi. Si taglia tutto quello che è ritenuto superfluo e la prima cosa è la cultura, via il teatro, via le mostre, via le rappresentazioni. Poi i precari. Loro sono il capro espiatorio della situazione attuale, i primi messi alla porta. Questo di Falconara è il caso di un piccolo comune che mette in mezzo alla strada un centinaio di persone senza nessuna alternativa: così si distrugge una società.

G: La Giunta però minaccia il dissesto…

F: E diano loro le dimissioni oppure lavorino senza prendere denaro. Andrebbero a lavorare lo stesso ma sarebbe come se non avessero lavoro. Sarebbe davvero una società di eguali.

G: Stando ai dati in nostro possesso tra i precari che non sono stati riconfermati ci sarebbero molte donne over 40 (circa l’80% dei lavoratori tagliati fuori con il 2007). Si è parlato di clientelismo e di assenza di selezioni. Ma secondo lei occorre veramente una selezione pubblica per definire se una donna, sola, magari con figli a carico e sopra i quaranta anni (e cioè considerata troppo “vecchia” per molti privati al momento delle assunzioni) abbia diritto più di altri di un lavoro statale (se pur precario)?

F: E’ sempre la solita solfa: i primi a dover soccombere sono sempre coloro che ne avrebbero più bisogno. Si continua a dire, soprattutto da sinistra, che le donne dovrebbero andare avanti, salire nei posti direzionali, invece sono le prime ad essere mandate via. Sembra di essere nella Chiesa Cattolica dove non hanno nemmeno il diritto di pregare.

G: Prc a livello nazionale continua a difendere i precari e lotta al loro fianco, mentre a Falconara critica il presunto clientelismo nelle assunzioni a tempo determinato e parla di “igiene amministrativa”. Come giudica questa disparità di vedute?

F: Sono stonati e credono di avere il diritto di cantare, mentre chi sa cantare deve stare zitto.

G: Verrà a Falconara?

F: Diciamo così: verrò presto e non è una promessa… è una minaccia!

facciamoci del male

Nell'avviso pubblicato nel sito ufficiale del Comune di Falconara Marittima relativo alla drastica riduzione delle prove "orali" per la selezione (naturale?) del personale (ex) precario si trovava scritto:
L'Amministrazione , in rapporto all'elevato numero di domande di ammissione pervenute, ritiene di dover effettuare le selezioni limitatamente alle seguenti graduatorie: in data 19 dicembre 2006, per i rapporti di lavoro a tempo determinato: - graduatoria n. 3/a Istruttore Amministrativo Contabile Categoria C/1 (diploma di ragioneria;)- graduatoria n. 4/a Istruttore Tecnico Categoria C/1 (diploma di geometra);- graduatoria n. 5 Istruttore Direttivo Socio-Assistenziale Categoria D/1 (Laurea triennale in servizi sociali o diploma di assistente sociale vecchio ordinamento);in data 20 dicembre 2006,per gli incarichi di collaborazione coordinata e continuativa: graduatoria n. 3 Progettazione e gestione procedure espropriative propedeutiche all'approvazione dei piani urbanistici (Laurea in Ingegneria o Architettura). Per tutte le altre selezioni, entro il corrente mese sarà comunicato il calendario dei colloqui, attraverso le stesse modalità di comunicazione utilizzate per il presente avviso.

A prescindere (come diceva Totò) dal fatto che "entro il mese di dicembre" è trascorso, oggi - che è il 10 di gennaio - veniamo a sapere dai giornali due cose importanti:
- che sono state calendarizzate per il mese di gennaio alcune selezioni, ma - ovviamente - solo alcune, cercando di favorire la morte naturale degli aspiranti a tutte le altre graduatorie, afferenti evidentemente a servizi inessenziali; inoltre, tale informazione non appare neppure sul sito del Comune, come invece indicato nell'avviso sopra citato;
- che alcuni contratti di exprecari sono stati rinnovati senza che questi abbiano superato le falcorifondarole selezioni pubbliche, amate tanto - oltre che da Marcelli Flori - anche da Bondi (Forza Italia) che su questo si è infervorato ieri sera a Ballarò.
Quindi, preg.mo Assessore alla Trasparenza (di che? delle acque? delle urine?), sarebbe gradita una spiegazione su questi fatti... o no?

Andiamo avanti così. Facciamoci del male (come diceva Moretti).

lunedì, gennaio 08, 2007

Concorsi, questi sconosciuti.

Allora,

le procedure concorsuali fino al 31/12 erano seguite dalle due stagiste (ex.stagiste nel mese di Dicembre) dell'ufficio personale, adesso?

Chi sta seguendo le procedure?

Si faranno prima o poi?

giovedì, gennaio 04, 2007

Nessuno s'interessa più di noi

Ma che fine hanno fatto i giornalisti? Un numero non precisamente quantificato di famiglie senza stipendio e non ne parla nessuno? Ma questo è un DISASTRO SOCIALE! Cosa dovrebbe accadere di peggio per sollevare l'opinione pubblica? Ma cosa vi hanno fatto? Che cosa vi hanno promesso? La cronaca dovrebbe se non altro essere attiva riguardo questo argomento.

mercoledì, gennaio 03, 2007

bugie

Bugia [bu-gì-a] s.f. - affermazione intenzionalmente contraria alla verità; menzogna: dire bugie; pietosa bugia, quella che si dicce per nascondere qualcosa di increscioso o di doloroso prov.: le bugie hanno le gambe corte, si scoprono dopo breve tempo.
_____

Dalla Deliberazione della Giunta Comunale n. 512 del 18/12/2006 [non due chiacchiere al bar..., n.d.r.]]

OGGETTO: SELEZIONI PUBBLICHE PER GRADUATORIE RELATIVE AD ASSUNZIONI A VARIO TITOLO (TEMPO DETERMINATO ED INCARICHI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA).

omissis

entro il corrente mese [ovvero dicembre 2006, n.d.r.]
- per tutte le altre selezioni, dovrà essere redatto e comunicato il calendario dei restanti colloqui;

Siamo a gennaio. Ovvero il mese successivo al "corrente". E il calendario non è stato ancora comunicato. Né, forse, lo sarà mai...
Non dimentichiamo che la scadenza di presentazione delle domande era fissata per il 6 dicembre, data nella quale era ovvio conoscere il numero dei partecipanti e data nella quale sarebbe stato opportuno far conoscere i calendari di tutte le prove che, per motivi comprensibili certo, non potevano essere effettuate nei giorni indicati dal bando. È un problema di trasparenza, variabile per la quale questa Giunta ha ritenuto opportuno definire un assessorato apposito...
Si sta svelando un'altra strategia di alta politica: cercare di non menzionare le cose nella speranza che la gente, pian piano, dimentichi...

martedì, gennaio 02, 2007

da lavoratore atipico a disoccupato tipico

Ricevo oggi una mail proveniente dai Comitati Cittadini relativa all'appello affinché gli Enti preposti esercitino il diritto di prelazione sui locali della squadra rialzo che, invece, verrà venduta all'Api. Credo che la questione della squadra rialzo è una tra le tante perle della nuova amministrazione, che sta svendendo falconara dopo averla fatta a pezzi. Vi ricordiamo che falconara ha subito, da oggi 2 gennaio 2007, un incremento del tasso di disoccupazione notevolissimo determinato proprio dalle (non)scelte dell'attuale amministrazione.
Oltre duecento persone oggi, 2 gennaio 2007, sono rimaste a casa, non vedendo rinnovato il loro contratto atipico e trasformandosi in disoccupati tipici!
Ciò non significa soltanto perdita di lavoro, impossibilità per le persone di progettare una propria vita ecc. ma anche riduzione e in qualche caso azzeramento di molti dei servizi che proprio il personale precario gestiva in prima persona.
Ciò signfica perdita di potere d'acquisto per le famiglie, quindi una drastica flessione dell'economia falconarese.
Significa anche fuga di lavoro da falconara: oltre duecento persone si trovano oggi alla ricerca di un posto di lavoro e la maggior parte di questi lo troveranno fuori falconara, così che si potrà rafforzare l'immagine della città dormitorio o città-satellite che aveva caratterizzato la nostra città per moltissimo tempo.
I Comitati Cittadini chiedono solidarietà per una questione particolare (senz'altro nobile), ma è il dato generale che deve essere contestato.
E il dato generale è rappresentato da sei mesi di non-politica, di completa disattenzione del programma elettorale, di un'attività amministrativa fatta con la partita doppia, di un odio personalistico contro la precedente amministrazione che ha fatto perdere le staffe e la bussola agli amministratori.
Non sono cinque o sei incontri fatti nei quartieri a dare credibilità a un'amministrazione. Sono i fatti. E i fatti sono inconfutabili: licenziamenti, tagli dei servizi, aumento delle tariffe, progressiva perdita di un'identità cittadina che i falconaresi sanno quanto sia delicata e instabile e che invece viene definitivamente messa in vendita.